Qualche giorno fa ho scritto un post sull’autostima chiedendoti un confronto aperto, come prevedibile c’è stata grande partecipazione.
La domanda che facevo è così sintetizzabile: l‘autostima è davvero così importante? da cosa dipende (quali sono i fattori chiave)? Cosa comporta la mancanza di autostima?
Ho cercato di riassumere in questo post i concetti chiave che avete espresso, prendendo spunto da alcuni commenti: le 3 cause più comuni (che sembrano essere venute fuori in modo omogeneo) e le conseguenze (alla fine parleremo di soluzioni per l’autostima, voglio sentire la tua, lascia un commento in basso).
Alla domanda: da cosa dipende e cosa comporta la mancanza di autostima? Luca riassume secondo me un concetto importante:
Tante cose. Insuccessi soprattutto. Sentirsi non adeguati. Bisogna cercare di non andare troppo col morale a terra altrimenti si rischia di lasciare l’autostima andare a farsi benedire!
Così come Alessandra
Intervengo volentieri sull’argomento dell’autostima, che appare addirittura la BASE del successo, se dobbiamo credere alla LOA. Credo che x la maggior parte di noi, essa dipenda dalla quantità di ‘’successi” o ”fallimenti” accumulati
Interessante anche la risposta di Lia che prende in considerazione un altro degli elementi chiave dell’Autostima:
Il condizionamento della società. Credo che l’autostima sia essenzialmente il livello di libertà che abbiamo di amare noi stessi. Bassa autostima, basso amore per sé: “non merito, non valgo” e il chiudersi a esperienze che potrebbero arricchire.
Inoltre,
si tende a misurare la fiducia in sé stessi in base a confronti esterni: lui è più ricco, lui ha successo, io no.
si tende a misurare la propria autostima confondendola con il proprio successo: ho fallito, non valgo niente.
Altra causa della mancanza di autostima, come ci racconta Marco Fina, sembrano essere i nostri condizionamenti:
Durante la crescita le paure che i genitori inconsciamente trasmettono.Anche se in buonissima fede fanno un danno di proporzioni enormi.Il carattere che uno si forma e’ fortemente correlato con quanto detto prima,ossia se hai un giusto equilibrio della tua autostima anche il tuo carattere ne giovera’ altrimenti cadi nelle paure angoscie e insicurezze che ti perseguiteranno anche da adulto.
Piu’ bassa e’ la nostra autostima,tanto piu’ basso e’ l’amore e la fiducia che abbiamo in noi stessi.Atteggiamento che ci porta ad un sicuro fallimento anche all’esterno,causa il chidersi in se stesso,e l’apatia verso tutto e tutti.
Il confronto con gli altri diventera’ l’unico metro di misura della propria autostima,che con le premesse prima riportate non fara’ altro che portarci ad una sonora sconfitta e ad non avere mai il coraggio di esporre mai le proprie idee,sicuri di un insuccesso.Il confronto lo si evita piuttosto che affrontarlo mettendo in campo tutte le nostre capacita’.
Riassumendo direi che la vostra risposta è stata: la mancanza di autostima dipende essenzialmente da questi 3 fattori chiave:
- Gli insuccessi
- I condizionamenti esterni (la società)
- I condizionamenti del passato (vedi infanzia)
Ti ritrovi? Pensi anche tu che questi possano essere 3 fattori chiave? 3 elementi chiave comuni per la mancanza di autostima?
Prendendo spunto dagli esempi che ho portato nel precedente post potremmo sicuramente dire che gli insuccessi potrebbero essere un elemento chiave di mancanza di autostima per Obama e la Kostner vero?
Sembra dunque che l’Autostima sia l’elemento chiave del successo, come dice Roberto Prinzi:
Se non ho fiducia in me stesso, nelle mie capacità e potenzialità, non riuscirò a realizzare nulla nella vita
Ma ora parliamo di soluzioni.
Abbiamo scoperto insieme:
- Le possibili cause della mancanza di autostima
- Le possibili conseguenze di un’autostima carente.
E allora, qual è la tua soluzione? (lascia un commento in basso, continuiamo questo confronto costruttivo)
Inizio con il commento di Cristiano, dal quale prendo spunto per il concetto di responsabilità:
ritengo l autostima il fattore trainante della nostra vita aver una forte autostima ti porta ad affrontare anche le piu grandi cadute come un insegnamento o comunque come un opportunità per migliorarsi,esserne invece carenti ti porta ad affrontare anche le vittorie come qualcosa che dipende sempre da qualcun o qulcos altro al di fuori di noi
Eleonora, invece, ci propone una prima soluzione:
Per quanto mi riguarda ho l’impressione che la mia sicurezza cresce quando riesco a seguire il mio intuito, il mio sentire interiore, senza farmi condizionare dall’esterno. Nella scelta di un paio di scarpe come in quella di un lavoro
Gianni, invece, punta il focus sulla conoscenza di sè stessi per ritrovare l’autostima:
L’autostima dipende da diversi fattori,
a-quanto profondamente ti conosci;
b-quanto i tuoi desideri sono realmente i tuoi;
c-quando deciderai veramente di mostrare quello che sei.
Allora l’autostima potrai veramente conoscerla e potrà toccare alti livelli, (se l’autostima è misurabile, per me no….. o c’è o ancora la devi scoprire).
Secondo me è bloccata dalla paura di raggiungere i nostri sogni lasciando lo stato di qiuete in cui, bene o male, ci siamo abituati a vivere.
Stefano, infine, ci regala un’esperienza bellissima (grazie Stefano) che ci mostra…a quali risultati può portare una buona autostima:
Autostima?
Me l’avessero chiesto 15 anni fa manco sapevo esistesse…
Era il 1995 quando stavo per terminare gli studi come geometra senza alcuna voglia di farlo come lavoro, manco l’ombra di una fidanzata per via della mia timidezza, un misero 6 nella pagella di educazione fisica ma qualcosa di magico scattò in me… decisi di iniziare qualcosa che veramente desideravo fare, che mi servisse a difendermi da persone prepotenti ricche di autostima (usata in senso negativo): le arti marziali.Nel mio caso autostima ha significato e sta tutt’ora significando molto, io preferisco chiamarla “credere in me stesso”, sviluppare fiducia nelle mie qualità seguendo le cose che amo fare. A distanza di 15 anni, mi ritrovo insegnante di più arti marziali e autodifesa femminile, mi piace lavorare come geometra in un settore fuori dagli standard e soprattutto sono un marito e un padre felice.
Tutto questo nato da semplici meccanismi che hanno iniziato a funzionare, nel mio cervello, nella mia voglia di mettermi in gioco e imparare, imparare, imparare… seguendo, lo ripeto, ciò che amo fare! è stata la chiave del mio successo, con alcuni fallimenti certo ma in ogni circostanza ho ripetuto a me stesso il mantra “credo in me” ed è ciò che ha fatto la differenza nella mia vita.
Eppure spesso, malgrado tanta teoria e malgrado tante tecniche, ci si ritrova, come dice Francesca, in questa situazione:
Non so cos’è l’autostima…nè come si blocca…nè tantomeno cosa potrebbe amplificarla…
Cosa sarebbe successo se Stefano non avesse riacquistato un buon livello di autostima?
Vuoi condividere con noi una strategia SEMPLICE e rapida per risolvere il PROBLEMA AUTOSTIMA? Ci racconti la tua ESPERIENZA? Quali sono le TUE SOLUZIONI? Tu come fai?
LASCIA QUI SOTTO IL TUO COMMENTO
Grazie a tutti per la partecipazione.
Grazie anche a te.
“Ingrediemti” all’origine dell’Autostima:
Fiducia di base che si ottiene mediante un’approriata soluzione del rapporto simbitico (rapporto accretivo)
quindi un positivo bilancio tra frustrazioni e gratificazioni
Il rapporto parentale primario dovrà essere come quello di un bagnino istruttore: occorre che “l’allievo” percepisca la sua capacità di stare a galla da solo: deve essre sostenuto tanto quanto basta.
di fondamentale atenersi ai signficati etimologici di pedagogia, ossia: guidare un bambino e di educazione: facilitare , mediante opportune prestazioni parentali l’emergenza delle potenzialità evolutive
I fattori di crescita eco-psico-sociali vanno da un rapporto parentale primario accertivo al gioco, metre conzione essensiale è la gradualità dei passaggi da u ecosistema relazionale al successivo.
Salve, autostima amore per se credere nelle proprie possibilità,le riesci a intravedere solo quando inizi a intravedere uno spiraglio di luce dopo tanto buio,ma 10 anni di terapia una brutta esperienza di depressione credere fermamente che nulla potrà cambiare il tuo destino …… poi inizi ad ascoltare il cuore che batte per il sole, qualcuno che ti fa apprezzamenti per cio che sei e non per cio che vogliono gli altri che tu sia un sorriso che rimane nel cuore…. e la ricerca di nuove risposte il TROVARVI e con voi tanti fili collegati.
So che non è finita e so anche che il BUIO RIMANE DIETRO LA PORTA SE NON HO COSTANTE IMPEGNO NEL CRESCERE
“CHI SONO IO PER ESSERE BRILLANTE FAVOLOSA E DI TALENTO? CHI SEI TU PER NEGARE DI ESSERLO TU SEI UNA CREATURA DELL UNIVERSO ” UNA POESIA IMPARATA A UN CORSO SIAMO TUTTE CREATURE DELL UNIVERSO E TUTTE ABBIAMOIL DIRITTO E “L’OBLIGO DI BRILLARE .
GRAZIE ITALO GRAZIE ATUTTI QUANTI UN MONDO DI LUCE
ROSANNA
Mi rivedo perfettamente mella situazione di Caudia e di Donatella. Ho un gran desiderio di realizzare i miei progetti ma poi all’atto pratico mi lascio prendere da mille paure, pensando che quello che faccio o che dico non interessa a nessuno o che sia sbagliato. Questo anche quando raggiungo dei piccoli successi che mi dovrebbero stimolare ad andare avanti. Ho sempre paura di sostenere la mia posizione anche quando so di aver ragione. L’Autostima la inseguo da sempre ma non riesco mai a raggiungerla.
Credere in me stessa è una conquista iniziata da bambina ed ancora non portata a compimento!
Ho sempre sentito come un vuoto incolmabile ed il desiderio di provarci a colmarlo.
Vado avanti ogni giorno oscillando fra la paura di non essere adeguata e la voglia di provarci, a sentirmi adeguata.
Nei giorni più duri, mi fermo e ripenso alla strada che ho percorso e ai successi che ho ottenuto con le mie forze, la determinazione e l’aiuto provvidenziale degli altri che si sono inseriti via via.
Penso che se sono arrivata fin qua posso provare a svoltare anche il prossimo angolo, un passo dietro l’altro, un cammino a volte faticoso, altre scorrevole, con la voglia sempre di gurdare il panorama.
E’ autostima? non so! io lo chiamo “voglia di vivere”
Mi sono reso conto che la mia autostima è vicina allo 0,alla fine di un rapporto durato anni, credevo di avere certezze, sicurezze, stima ero convinto di sapere quello che volevo e di saper affrontare le cose.
Ora che sono solo mi sono reso conto che tutto questo non era vero.
era quello che avevo che mascherava il tutto, in realtà non ho fiducia in me stesso mi sento inadeguato ho paura del giudizio di tutti e mi sono circondato di bariere insormontabili.
Stà diventando un grosso problema, ottimi propositi, mi dco “dai lo puoi
fare non pensare agli altri” ma poi c’è la realtà e faccio i conti con la mia autostima ………..pari a zero.
ho visto e riascolto e imparo dal tuo video sull’autostima, generoso Italo. se hai la fortuna di imbatterti in queste pagine e la volontà, la costanza di fare quanto alcuni di voi raccontano, fino in fondo, la Vita si trasforma con te. I sogni sono una linfa insostituibile e il coraggio di viverli rappresenta un valore immenso. E’ facendo che si può essere protagonisti: ti auguro di sorprenderti delle tue risorse, come è successo a me.
E il Lavoro continua…
La soluzione “semplice” e “rapida” prende il nome di Fiducia; infatti autostima è “avere fiducia in sè stessi”, credere di essere in grado di iniziare qualcosa, credere di essere in grado di concludere qualcosa.
Sono varie le cause che generano un calo di autostima, ma è concentrarsi sul calo che genera ulteriore abbattimento. Non importa quante volte si cade, l’importante è quante volte ci si rialza. Per questo ho imparato che, nei momenti in cui la depressione, la malinconia, il dolore per il fallimento mi sfiorano minimamente i pensieri, prendo quella che per me è la medicina dell’autostima: FAI CIO’ CHE TI PIACE. Fai ciò che ti piace, soddisfa i tuoi desideri, perditi nei piaceri, dedicati agli hobby, liberati dai pensieri che ti hanno provocato quel malessere; ami lo sport? fallo! vuoi scrivere, leggere, studiare? fallo! ami ascoltare i tuoi cari pezzi antichi? fallo!
Tutti abbiamo piccoli grandi piaceri in grado di provocare gioia dentro di noi, tanto piccoli da essere “tascabili”, con te sempre e ovunque.
Fare ciò che ti piace distoglie la tua mente, il tuo focus, dalla cattiva situazione che ti affliggeva, lasciando posto a un mix di piaceri individuali e unici per ognuno di noi. Così facendo nella tua mente si rigenerano quei sogni, quelle ambizioni, quelle prospettive che sembravano essere tramontate un attimo prima, per ripartire così da capo verso nuove esperienze, nuovi orizzonti, più forti dalla lezione imparata e carichi di fiducia in sè stessi.
Ritengo l’autostima un elemento fondamentale per vivere pienamente la vita,per sentirsi realizzati, felici di esistere,non importa se sei una collaboratrice domestica o un illustre “personaggio”,giovane o vecchio,eterosessuale od omosessuale,sposato o single,perche’ quello che conta e’ quello che tu sei veramente e la possibilita’ di esprimere liberamente la tua unicita’.
L’autostima per quanto mi riguarda nasce quando sei bambino,quando cominci a percepire la tua individualita’.E qui purtroppo nascono i problemi:genitori che amano troppo o troppo poco,genitori loro volta vittime di altri genitori,la storia si ripete…Crescendo ci troviamo inevitabilmente invischiati in regole,giudizi,convinzioni e convenzioni che ci allontanano sempre piu’ dal nostro centro ed e’ cosi’ che fra delusioni,amarezze,sconfitte impariamo a crescere e a diventare dei piccoli o grandi uomini.Impariamo che ad ogni caduta ci possiamo rialzare,che dentro di noi c’e’ uno slancio stravolgente che si chiama amore,ed e’ proprio questa la nostra forza:impariamo a fidarci di noi e della vita.E’ qui che nasce l’autostima,quando senza forzature,ma magicamente riusciamo a cambiare prospettiva;le nostre debolezze,.i nostri insuccessi(come tu ci insegni caro Italo)diventano i nostri punti di forza,e tutto questo grazie all’impegno e alla responsabilita’ che ognuno di noi deve a se’ stesso unitamente al tuo lavoro caro Italo e a quello dei tuoi meravigliosi collaboratori.Grazie al RISVEGLIO che sapete sapientemente innescare in noi,voi ci accendete come micce e noi possiamo cosi’ fare esplodere il nostro potenziale e brillare tutti come stelle!!!
Un grazie a tutti coloro che hanno lasciato il loro parere o la loro testimonianza. Penso che i tre punti individuati da Italo si ripetano in tutti i casi. E un altro grazie a tutti per aver proposto la LORO soluzione, ma…. Italo, che ne pensi di proporci la TUA soluzione, o meglio quella che la PNL, o il COACHING, o tutto quello che vuoi, consigliano?
Grazie
Per me esistono tre tipi di autostima:primo, secondo e terzo livello. Il primo livello è quella di quando siamo bambini e la nostra autostima dipende dall’amore e le cure dei nostri genitori ( soprattutto la nostra mamma ): noi esistiamo e siamo importanti perchè loro ci dimostrano il loro affetto e la loro vicinanza. Il secondo livello invece inizia quando siamo ragazzi, adolescenti, giovani,adulti e, talvolta, ci accompagna per tutta la vita: si tratta dell’autostima del riconoscimento che ci deriva dagli altri che ci vedono ricchi o poveri, potenti o deboli, intelligenti o stupidi, affidabili o inaffidabili. Allora passiamo la nostra esistenza alla ricerca di simboli esteriori che confermino la nostra autostima: una casa importante una maglietta griffata, una auto di lusso, un telefonino all’ultimo grido. Passiamo la nostra vita alla rincorsa di questi simboli senza curarci di diventare un po’ dei sepocri imbiancati, splendenti fuori e putrefatti dentro. L’autostima di terzo livello, che dovrebbe essere l’obiettivo di tutti e che è molto difficile da raggiungere, è quella che ci deriva dal convincimento di essere importanti per il solo fatto di esistere: io sono ( prima persona singolare del verbo essere ) e quindi mi stimo perchè esisto e mi comporto bene. Non mi stimo perchè ho una Ferrari per scarrozzare donne di dubbia moralità ma solo perchè sono un uomo e una donna che ogni giorno si sveglia per dare un senso elevato alla sua esistenza : curare se stesso per essere più bravo a curare gli altri.Bello ma difficile e solo pochi ce la fanno. A me talvolta sembra di non riuscirci ma altre volte trovo che è possibile.
Autostima? Un’illusione!
Quello che ho letto fin qui è tutto vero, nessuno a torto.
Fin quando noi ci confronteremo con lo stereotipo di vita che ci viene “offerta” tutti i giorni, rischiamo veramente di cadere in momenti di crisi e questo perché vorremmo condurre la vita di un altro (quella indicata dai nostri genitori, quella dei film o molto peggio!!!)
La realtà, invece, è il rispetto di se stessi e di quello che facciamo ogni giorno, per noi e per gli altri.
Nella mia vita (quasi mezzo secolo!) ne ho vissute molte: 20 anni come allenatore, dove ho perso molte partite, ma ne ho anche vinte, sono stato esonerato, ma ho anche vinto dei campionati.
Ho scelto di uscire da casa e di vivere la mia vita a 18 anni e da quel momento, pur rimanendo legato affettivamente alla mia famiglia, ho deciso di “navigare” da solo.
Donne … tante e tante disperazioni d’amore: ora sono felicemente sposato con 2 splendidi figli.
Ho lavorato in Italia e in altri paesi, ho fatto il lavapiatti, ho pulito stalle, venduto enciclopedie e assicurazioni … poi la mia attuale carriera come impiegato.
Non mi sono fermato ed ho continuato a voler “crescere”, oggi, aiuto le persone a “ritrovarsi” nel mondo del lavoro e tratto l’autostima; ora mi chiamano dottore, eppure, non sono neanche laureato! Quindi, devo crescere ancora e mi sono iscritto a psicologia.
Ho vissuto in roulotte per 7 anni, ero guardato come un matto, ma allo stesso tempo m’invidiavano la mia libertà; ora vivo in una villetta!
Insomma, la mia vita è piena di alti e bassi, di momenti di gioia sfrenata e altri di pianto profondo …. eppure … non mi sono mai posto il problema dell’autostima.
Questo perché sono stato sempre onesto con me stesso e con chi mi ha circondato, ma soprattutto, perché mi sono sempre lasciato guidare dalla mia “anima”!
Penso che continuerò a fare così e spero, per almeno un altro mezzo secolo. 😉
spesso mi chiedo quali sono le fonti alle quali attingere per ricostruire o costruire la propria autostima. Condivido l’idea di chi dice che l’educazione ricevuta crea le basi per l’avvenire e se queste basi sono “inquinate” da paure inconscie trasmesse, oppure da un’educazione rigida, il percoso è tutto in salita. Alle volte ti sneto confuso e affrontare anche le prove più semplici della vita diventa fonte di ansia e non di gioia.
Credo che tutti noi abbiamo un’Autostima innata, con la crescita questa però viene alimentata oppure soffocata, dalla vita che facciamo, dalle esperienze, dai condizionementi di amici, colleghi di lavoro, superiori e da tutti quelli che noi riteniamo meritevoli di essere ascoltati. Riusciamo a ssvincolarci dall’esterno solamente quando ci fermiamo a pensare a noi stessi, al livello in cui siamo, a quello che rappresentiamo per noi stessi e per gli altri, perchè spesso non ci rendiamo conto che quelle persone “degne” di essere ascoltate siamo noi per gli altri ma non per noi stessi. Quando raggiungiamo un obiettivo, anche con fatica, allora ci “gasiamo” e questo ci spinge a dire a noi stessi “vedi, ci hai creduto e ci sei riuscito”, magari anche senza troppa fatica “fisica”. Questa è una buona autostima che, generando pensieri positivi, ci spinge a pensare sempre positivo. In sostanza si parla di circolo vizioso, dove il positivo ci porta autostima.
io ho una basissima autostima di me stessa.
ho 15 anni e non ho mai avuto un ragazzo ( e cio di sicuro non aiuta la mia autostima ) , inoltre sono costretta a portare un busto (il che peggiora ulteriormente la mia situazione ) infine sono timidissima.
non ho una soluzione per avere piu autostima ma una cosa l’ho capita e voglio dirla anche a tutti coloro che magari sono nella mia stessa situazione (spero di no per loro) .
comunque ho capito semplicemente che il valore piu importante è l amicizia perche gli amici ti aiutano e sostengono .
e io grazie ai miei amici sono malgrado la mia situazione felice perch so che cìè qualcuno che crede in me.
Consiglio di lettura
“La prima ferita”
di Willy maurer
ed. AAM Terranuova
Quante cose si capiscono….
Ciaooooooooo
Ciao a tutti, mi ha colpita molto il messaggio di Fulvia……capisco benissimo cosa intendi perchè sono alle tue condizioni credo. Anzi lo ero….sono venuta a conoscenza di questi argomenti solo da 3 mesi quindi inesperta. Leggendo e leggendo tantissimo, ogni giorno per molte ore ho capito finalmente che ho un’autostima pari a zero ed ho compreso le cause (considera che ho passato la vita con un padre tiranno che da quando la memoria mi rimanda non ha fatto altro che ripetermi: Non farai mai nulla nella vita…..ovviamente questo mi ha portata ad avere solo cose negative in ogni campo. Leggendo tanto ora inizio a vedere un piccolo spiraglio che mi fà sperare di riuscire ad uscire da questo pozzo nero e profondo……
Ce la farai, ce la faremo…….sarebbe bello conoscersi e parlarne. un saluto affettuoso
autostima significa avere il coraggio di usare mente e corpo e di vivere la vita superando i limiti mentali e il sistema di credenze limitanti. autostima è la voglia di rimetterti “in gioco”…giocare con la vita, nel senso di affrontare nuove sfide senza quel senso di inadeguatezza ma con la semplicità e la curiosità di veder come andrà a finire..accettandone i risultati e imparando dalle diverse esperienze…..non bisogna prendersi troppo sul serio ma bisogna guardare avanti alimentando quella voglia di vivere che sentiamo forte in noi..quel fuoco e quell’energia che ti porta a dire…sono fiera di me stessa!
Autostima .. o nasci positivo, fortunato, e vivi facilmente o no. Ho passato tutta la vita a faticare, a soffrire, a cercare di parere i pugni in faccia che la vita mi tirava .. ora sono al punto che non riesco più neanche a parare i colpi perchè arrivano tutti contemporaneamente e non so da dove. Non è vita questa .. non ha senso!! L’autostima non può aiutarti a star meglio, è la vita che ti piega, ti spezza, nonostante i tuoi tentativi e disumani sforzi di star meglio. Non serve il pensiero positivo, il non abbatterti, il credere nelle tue possibilità .. E’ tutto puù forte di te .. Ti schiaccia e non puoi scappare da tutto questo. Puoi solo spegnere le tue emozioni e trascinarti avanti. Scusate il commento così aspro .. in realtà mi fa piacere leggere di persone come voi che riescono a trovare un insegnamento, una forza in più dalle disavventure della vita .. forse forse .. un po’ vi invidio..
Ciao a tutti, stò attraversando un periodo abbastanza negativo (secondo i canoni “comuni” del rapportarsi al successo); infatti non ho soldi, anzi dipendo dalla mia compagna che, purtroppo me lo stà facendo pesare !
Ci stavo piangendo sopra, poi ho capito che così ci stavo solo male, mi autocommiseravo; insomma era un semplice strumento (quello che mi era stato insegnato dai miei genitori) per scaricare la responsabilità (colpa) d ciò che mi stava accadendo.
Ho deciso ch non devo niente a nessuno, Io sono Io !
Lo faccio per me e credo in quello che faccio, nelle mie scelte, nelle mie capacità e nei risultati che produrranno !
Certo mi fà ancora male sentire questa mancanza di fiducia in me, probabilmente non mi aiuta, ma certo non posso fermarmi al giudizio che altri hanno di me e delle mie capacità; loro non mi conoscono.
Ciao a tutti FRANCO
p.s.: Sì, il nomel’ho scritto apposta tutto maiuscolo perchè IO sono importante !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
leggere come tutti questi ragazzi/e hanno questa forza interiore mi conforta perchè penso che allora esiste realmente……ma forse loro sono riusciti nrl superare le loro paure……mentre io non so come fare.
autostiama………..sono convinto che le circostanze della vita non condizionino la mia autostima,perchè IO so di avere grosse potenzialità e in un modo o in un altro arrivo sempre dove voglio arrivare,basta avere un buon motivo e un obiettivo da raggiungere o semplicemente un sogno da realizzare che l’autostima arriva subito.saluti e grazie a tutti per i vostri contributi.
Per non confonderla con presunzione, temerarietà e simili, penso debba essre frutto di un’evoluzione che abbia usufruito di genuini fattori e condizioni di crescita “eco-psico-sociali”
Non vado oltre perché mi rendo conto che, proseguendo, rischierei di far teoria. Perciò rimando a un a altro moomento.
Esistono due tipi di autostima: quella narcisistica distruttiva e quella sana e costruttiva.
La prima porta a fare terra bruciata intono a sè.
L’altra a costruire la propria vita, gli affetti, il lavoro, etc….
Io credo di appartenere alla seconda…
Ma a volte la vita mina alla nostra autostima e abbiamo bisogno di ignezioni di fiducia e autostima per tirarci su!
ciao non ho letto tutti i post e mi spiace che non abbia afrontato i tanti argomenti che io ho offerto, io sono diventata capace di sfidare il mondo con le mie forze, quando mi mancano punti di riferimento sani mi perdo, in me gtrovo molti spunti ma non si vive da soli. Io penso che tutti puo’ essere modificato, ma bisogna avere una grande voglia di cambiare e brave persone attorno.
L’autostima dipende da un senso di sicurezza interiore, o è il contrario ? Comunque credo che la coscienza conti molto in questo settore: l’onestà e cioè l’integrità personale di un individuo riescono a fare molto ! Se non c’è serenità interiore non c’è pace e qui sta il problema. La Natura ci dice che l’uomo è per conoscere la gioia, ma la malvagità non fu mai felicità. Questa credo sia una riflessione obbligatoria in un mondo egoista che persegue il benessere personale, ma che purtoppo non si rende conto che non si potrà mai essere felici da soli! Seneca diceva: non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Ben vengano buoni consigli da chi ne sa dare. Per dare veramente bisogna essere però spinti da un cuore sincero. Bye bye. Pat dagli USA
Una teoria diversa, grazie dell’opportunità. La mia autostima è zero, nonostante mi nascondo dietro a una brillante maschera, il problema non è sulle mie capacità o attitudini, ma sulle insicurezze nelle decisioni.
La causa? Hai presente la mancanza d’affetto nel rapporto madre-figlio sin dai tempi della prenatalità? Ecco, quello appunto, poi è continuata fino a….qualke anno fa, ero sempre la pecora nera, eppure ho avuto soddisfazioni sul lavoro in passato e successo con le donne e la vita mondana. Eppure resto ancorato ai timori. Dunque nn sono sempre gli insuccessi a provocare la disistima di sè, ma anche e soprattutto dei traumi antichi, che nonostante dei successi vengono a galla e ti porti sempre dietro come insicurezze, così cerchi sempre conferme nella vita dagli altri, e questo fa sì che tu sia uno con autostima bassa. E pensare che sono pure presuntuoso e molto intelligente, ma questo me lo dicono gli altri…..io invece, anche pensandolo, temo e temo sempre il futuro, il nuovo, i cambiamenti. caro Italo, qua siamo nel campo del psicologia patologica post traumatica, ma volevo lasciare il mio commneto anche perchè da tempo seguo i siti come il tuo, Italo Cillo , giacomo Bruno e altri. grazie dello spazio. Buona vita a tutti e a riscriversi. il mio blog se vi interessa conoscermi è http://blog.libero.it/ESSEREMESTESSO. Tranquilli, non è a fini lucrosi, per quello sto impegnandomi, ma non sono pronto, anche perchè vorrei terminare un libro autobiografico e darlo a un sito di self-publishing.
Arriciao a tutti e a te…Italo, per l’opportunità di esprimermi, e leggere degli altri, la comunicazione sta alla base di tutto.
Ricordo amici che mi hanno aiutato molto e altri “amici” distruto. Importante sapere scegliere amici veri e buoni degli altri. Genitori e vita da bambini hanno una particulare influenza per tutta la vita. http://neo-machiavelli.ilcannocchiale.it/2010/03/09/autostima_pensiero_positivo_de.html
L’autostima è un elemento importante nella vita di una persona. Non è così facile però individuare in una persona la sua autostima. Ci sono persone che hanno di se stessi una elevata stima e grande considerazione, altri invece che si sottovalutano.
La stima di se stessi è quell’ elemento che permette di raggiungere un equilibrio, di fare una giusta valutazione di se stessi, in modo obiettivo, individuando i meriti e gli sbagli.
La mancanza di autostima dipende da come gli altri si comportano nei tuoi confronti, da eventuali fatti ed epsisodi che si sono verificati.
Qundo ero più giovane, spesso mi scoraggiavo ad ogni insuccesso. tale comportamento, mi portava a non approfondire, bloccando così la mia crescita personale. in seguito mi sono resa conto che tutto ciò che è realtà, compresi limiti, fallimenti e problemi, servono ed hanno un senso. secondo la mia esperienza, per far crescere la nostra autostima, occorre uscire dal concetto di meglio e peggio di. cioè è necessario liberarci dai nostri pregiudizi, anche quelli che abbiamo nei confronti di noi stessi. sono un insegnante di scuola media e devo soprattutto ai miei alunni, se sono arrivata a tale scoperta. non è i raro, infatti, che i ragazzi, di fronte ad una nuova attività usino frasi come: -non lo faccio perchè non sono capace- -mi vergogno -non ho logica ecc. quando faccio capire loro che l’apprendimento non è una gara, che ognuno ha un sistema diverso per trovare soluzioni, ma che ognuno lo deve trovare mettendosi in gioco come persona che pensa e agisce, le cose cambiano, gradualmente, ma cambiano. insomma: BUONA E’ LA PASTA ASCIUTTA E BRAVA E’ LA CUOCA CHE L’HA CUCINATA!!
FLO 9-3-10
Autostima: cosi facile da definire a livello teorico, cosi difficile da applicare a livello pratico! Io sono anni che cerco di farla salire, a tratti ci riesco, ma non sono mai riuscita a mantenerla alta costantemente, è bastato qualcosa..che subito è precipitata!!! Vorrei tanto saperla gestire, per poi utilizzarla nel modo migliore per realizzare i miei sogni, essere felice e soprattutto padrona della mia vita. E’ come stare in alto mare, avere una barca super accessoriata, ma non saperla guidare per godersi le meraviglie del viaggio. Chiedo aiuto con fiducia a chi ha già iniziato il viaggio: cerco il manuale d’istruzione…GRAZIE.
Caro Italo,
desidero dare il mio contributo al tuo quesito sull’autostima.
L’errore più grande e più frequente è quello di volerci bene soltanto quando le cose vanno bene.
Ovvero, il nostro errore più grave è quello di non volerci più bene quando le cose vanno male, ossia proprio quando dovremmo essere più compassionevoli, buoni e comprensivi con noi stessi: anziché confortarci, ci vituperiamo e maltrattiamo! È come dare uno schiaffo al proprio bambino che porta brutti voti sulla pagella e così gli roviniamo l’avvenire senza rendercene conto!
Il secondo errore grave che facciamo è una diretta conseguenza del primo: quando le cose vanno male ci rappresentiamo un quadro negativo della situazione.
E pertanto, la cosa più positiva ed entusiasmante che possiamo fare per noi è volersi sempre bene, anche e soprattutto quando le cose vanno male, altrimenti salta completamente la fiducia in noi stessi, e quando non crediamo più in noi stessi i fallimenti diventano una realtà ricorrente. Invece, quando crediamo ciecamente in noi stessi accadono anche i miracoli!
In conclusione, caro Italo, l’autostima dovrebbe essere sganciata dall’amore di sé che non dovrebbe mai venir meno, neanche quando subiamo scacchi dolorosi: non dobbiamo mai dimenticare che per arrivare in paradiso in genere si passa attraverso l’inferno. L’autostima dipende dagli alti e bassi della vita, l’amore di sé invece dipende dal grado di consapevolezza raggiunto e comunque non dovrebbe mai venir meno.
Per approfondimenti: http://astrologiascientifica.piuchepuoi.it/233/il-nostro-errore-piu-grave/
Autostima!,
ci sono tanti fattori, ma penso per quel che mi riguarda l’apporto dei genitori sia la cosa più importante, sono loro che ti devono instillare sicurezza e a rialzare la testa quando sbagli o commetti qualche errore dicendoti magari ” sei stato bravo ma la prossima volta andrà meglio” e non “te l’avevo detto sei un incapace”. Tutto questo ti porta ad avere delle insicurezze e quando devi affrontare le insidie di oggi che sono veramente tante ponendoti delle domande tra cui ce la farò o chissa come e andata oppure non c’è la faro mai, e ti ritrovi adulto con un sacco di problemi di autostima quando devi affrontare una difficoltà e non la trovi neanche se la cerchi con la lente. l’importante e avere attorno persone che ti stimano e che ti diano l’aiuto morale neccessario ad affrontare i problemi e non persone che ti insinuino dubbi o che ti dicano non ce la farai mai.
Forse posso sbagliarmi, ma credo che gran parte dell’autostima di una persona dipenda dall’amore che riceve.
Quando ci si sente amati e apprezzati nonostante i propri difetti, si sente realmente di avere un valore..
Purtroppo però chi non si ama non si rende amabile neanche agli occhi degli altri, è molto difficile quindi che venga amato e di conseguenza: BASSA AUTOSTIMA.
Grazie Italo per aver citato il mio commento!!!
Ho scritto semplicemente la mia esperienza, come sempre, rivivendo le emozioni collegate a questa parola.
Anch’io come Giuseppe ho sempre trovato il termine AUTOSTIMA legato più a qualcosa da “fighetti”, narcisisti, vanitosi… ma inoltrandomi di recente nel mondo della PNL come semplice osservatore ho constatato che in realtà significa proprio credere, avere fiducia in sè: accrescere l’autostima significa auto-alimentare questa fede con costanza. Come nel mio caso.
In base al modo in cui vediamo le cose possiamo conoscerle e quindi farle nostre.
Grazie a tutti per le preziose testimonianze e all’autore di questo post 🙂
Autostima: volersi bene, accettando pregi e difetti del nostro carattere.
Valorizzare le proprie capacità, seguire i sogni e le passioni desiderate, correggere i difetti.
Usare la propria testa nel prendere decisioni. Dai nostri errori si può migliorare.
Migliorare l’autostima ?
In fin dei conti l’autostima non è altro che quello che noi pensiamo di noi
spesso non crediamo di poter fare una determinata cosa perchè qella vocina dentro ci dice che non siamo abbastanza preparati, che non siamo “pronti” per realizzarla.
Alcune volte quella vocina ci azzecca !!
Alcune volte basta guardarsi con occhio critico, cercare i nostri punti deboli e migliorarci, prepararci, studiare .
Un buon metodo è procedere a piccoli passi, individuare un punto, focalizarsi su quello e ….insistere.
La conoscenza produce consapevolezza e sicurezza, ossia …autostima
Secondo me l’autostima può essere alimentata partendo dall’accettazione di sè (pregi e sopratutto difetti), passando dalla disidentificazione dai propri stati d’animo (soprattutto da quelli brutti) per finire col “vedere” e apprezzare le proprie attitudini senza però confrontarsi con gli altri.
Io non mi sono mai posta il problema dell’autostima, per me è tutto molto semplice, perchè io mi amo tanto, amo i miei difetti, amo i miei limiti, mi faccio tenerezza da sola, e ho tanta fiducia nel mio Sè Superiore che è sempre con me in ogni momento della mia vita ed io lo seguo e lo ringrazio quotidianamente, perchè ho constatato nel corso della vita che lui ha sempre ragione anche se apparentemente certe volte non sembra, perchè la nostra mente razionale non capisce subito il perchè delle cose che ci accadono.
Questo attegiamento mi permette di affrontare le cose con naturalezza senza la necessità di combattere o affrontare delle sfide, tutto accade e tutto cambia in me stessa senza lotta e questo e semplicemente meraviglioso grazie!
Autostima… andare sempre con se stessi e mai contro qualcuno
Sono d’accordo con l’importanza di essere ben radicati, di fare un lavoro col corpo…perchè l’unico modo per partire ed andare lontano è sapere dove siamo…proprio ADESSO…
Cia a Tutti …e ad Italo faccio i complimenti per il suo libro…
David
la mia autostima sta facendo da anni un giro sulle montagne russe… su e giù giù giùùùùùù e dipende sempre dai successi/insuccessi e dall’esterno… l’autostima che ho di me dipende dal giudizio degli altri (ma l’ho scopreto da poco) e so che è profondamente sbagliato. Sto cercando di capirne le cause… per cercare di correggere il tiro, ma è difficile.
Voglio uscire dal circolo vizioso dell'”alibilismo” (continuare a creare alibi per non fare questa o quella cosa…) ma non so come fare…
ho bisogno di aiuto.
L’Autostima, il reale senso del proprio valore nella vita, nella società, nei confronti del prossimo.
Tutti dovremmo avere l’esatta percezione della verità dietro l’immagine falsata che i condizionamenti ci presentano di noi stessi: noi siamo quel che siamo, né più né meno degli altri, unici nel nostro genere e tanto più di valore proprio in conseguenza della nostra unicità.
Ma, contestualizzati nel circuito sociale, veniamo, chissà anche involontariamente, valutati in base a standard artificiosi, che ci mettono a confronto con le altre realtà, reattive in modi diversi e diverse misure ai canoni ‘oggettivi’ non codificati ma universalmente accettati.
Se sei pertanto conforme, fisicamente/espressivamente/emotivamente, a tali modelli, vieni preso in considerazione e di conseguenza vivi questa conformità con un senso di stimolante positività interiore, altrimenti sei lasciato indietro, costretto a rincorrere e inviare incessantemente messaggi criptati d’aiuto. Spesso accade che tu non possa correr dietro agli altri all’infinito e, quando tutto il tuo essere é giunto allo sfinimento interiore, subentra il sollievo della rassegnazione ai propri limiti e la perdita di fiducia nel proprio valore: più di tanto… non posso!
Quanti geni hanno dovuto cedere il passo perché fuori dei canoni correnti di valutazione! Molti sono rimasti inespressi, mentre avrebbero potuto rendere grandi servizi all’umanità, tanti hanno invece dovuto faticosamente remare controcorrente, nella direzione opposta al senso comune, e con costanza hanno poi potuto raggiungere spiagge mai toccate da alcuno.
Scusate se mi sono dilungato in questo preambolo, ma vorrei suggerire di porci, in maniera imperativa, nella condizione di sentire intimamente il valore della nostra unicità, e quando l’avremo fatto potremo forse comprendere come in questo risieda la vera conformità agli standard umani, che cioè siamo tutti uguali perché tutti pezzi unici ed ognuno di noi ha la capacità di dare attraverso l’interazione attiva ed aperta. Cerchiamo di non essere la copia di alcun altro, perché nell’imitazione non saremmo noi stessi e perché verrebbe meno la capacità di esprimere qualcosa di nuovo, e, soprattutto sforziamoci di mostrare sempre il meglio di noi stessi come merce da offrire per ricevere in cambio il meglio degli altri: saranno benefici enormi per tutti.
Personalmente ritengo che una possibile soluzione sia quella di sentirsi accettati e utili nella società. Oltre a ciò è indispensabile poter avere l’opportunità di agire secondo le proprie competenze ed esperienze.
Troppo troppo spesso nel mondo del lavoro, ad esempio, ci si ritrova a fare qualcosa che ci chiedono gli altri, quindi si è solo esecutivi ed operativi e questo influisce negativamente sulla propria autostima.
Ci fosse un pò di apertura e di fiducia le cose andrebbero certamente meglio. Difficilmente si considera che la diffidenza raddoppia i costi.
Convengo sulle tre cause la cui incidenza e proporzione può essere più o meno significativa. Attenendomi alle mie esperienze personali posso dire che i momenti in cui ho provato più sfiducia in me stessa si sono verificati quando ho affrontato situazioni nuove, reputate nel giudizio comune particolarmente difficili, rispetto alle quali mi è mancato il riscontro (incoraggiamento?) positivo di persone esperte sul campo. Indubbiamente la conferma dall’esterno non risulterebbe necessaria se già la persona conoscesse appieno le sue risorse e capacità ma chi, megalomani a parte, può saperlo a priori? Non riesco ad immaginare quale possa essere la modalità più corretta per aumentare l’autostima. La continua sfida di se stessi in nuove esperienze se posta in essere solo per acquistare fiducia mi sembra un gioco al massacro perchè non c’è ricetta (purtroppo…) che assicuri l’esito positivo delle varie imprese…
Dopo aver letto libri,fatto meditazione,cercato un pò ovunque,sono finalmente approdato , come dopo un lungo viaggio a qualcosa di tanto semplice e piacevole ma proprio perchè così lampante che ci sembra impossibile.Parlo di EFT ,ma in particolare una formula che io ho preso e modificato alla mia persona e a mio uso:Anhe se sono ancora in cerca della mia realizzazzione e della mia più profonda autostima,io prendo ciò che mi serve perchè è un mio diritto, per questo mi amo e mi accetto profondamente e completamente così come sono.
Questa è stata la svolta decisiva e continua a esserlo sopratutto nei momenti più faticosi e di maggiore impegno!
Secondo me l’autostima si può aumentare sfidando se stessi e vedendo la vita come una sfida continua. E’ cosìì che io faccio e la mia autostima sta lentamente crescendo
Autostima, pensiero positivo e depressione visti da un avvocato del diavolo:
Non sono sicuro se nella mia vita ho avuto più danni della mancanza di autostima o di troppa autostima. Credo che le condizioni emozionali, biologiche, psicologiche e sociali del momento possano condizionare errori di autovalutazione in più o meno che possano risultare negative. Credo che una separazione, una morte di un familiare, un disastro economico, familiare o emotivo possa causare uno stato di depressione propizio a un’instabilità di troppa o tropo poca autostima. La giusta autostima e conoscenza delle proprie capacità può essere migliore del tropo o insufficiente autostima. Certe ricette di autostima in certi momenti possano essere come un clown in un funerale. Un libro di autostima può fare bene per certe persone in certi momenti ma essere nocivo anche per la stessa persona in altro momento.
Ho conquistato l’autostima quando ho preso in mano le redini della mia vita: quando ho capito che,agendo da SOLA senza l’aiuto di nessuno, sarei stata più forte: ho lottato duramente per conseguire una laurea, una professione gratificante, ho voluto fortemente una bella casa, un amore e dei buoni amici…mi sono impegnata nel campo del volontariato, e quando i bambini più sfortunati ti trasmettono AMORE puro, ti senti importante e l’autostima cresce a dismisura…detto ciò, a mio parere è la conquista dell’autonomia a 360 gradi che accresce l’autostima…il mio insegnante di arti marziali mi ha insegnato questa massima: Se vuoi, puoi! E’ diventata il mio Vangelo. Cordiali saluti.
Ho vissuto l’esperienza dell’autostima fondata sul corpo, sul radicamento.
Quando hai una percezione profonda del tuo corpo, quando sei in contatto con la tua energia ed il tuo Sentire, allora sia le “cause” che le “conseguenze” si dissolvono. Può accadere un cambiamento profondo…
Cos’è l’auto-stima? La percezione di se? Allora come lo misuriamo questo valore (stimare)?
Quando avevo pochi mesi di vita o ancora pochi anni, la percezione avveniva in maniera naturale, semplice: attraverso il tatto e attraverso la propriocezione, quindi un profondo e radicato sentire la mia Esistenza.
Era sufficiente questo per essere in uno stato di GIOIA continua…
La mia esperienza mi ha portato a trovare una formula semplice, ma coraggiosa. Senti il tuo corpo nel profondo, aumenta la tua capacità di percepire te stesso, come quando eri bambino (1-2 anni)…e ogni pensiero di disistima interno o esterno sembrerà una falsità confrontato con la Potenza del tuo Sentire l’Esistenza.
Se per avere autostima DEVO continuamente credere in qualche Legge o avere qualche immagine di super-me come qualcosa di artificioso e innaturale, allora prima o poi torno indietro…perché quello che POSSO costruire con il linguaggio (credenze, valori, ect ect) e sempre possibile distruggerlo (persuasione, reframing, sleigh of mouth, ect ect).
AUTOSTIMA = percezione di SE (prima il corpo e poi il resto…)
Spesso accade il contrario: si costruisce, attraverso tecniche di visive e verbali (immaginazione, reimprinting, ect ect) e un pizzico di cenestesico (vedi ultimi modelli di Bandler).
Come mettere un carrarmato di 50 tonnellate sulla punto di un spillo.
Lo spillo è la nostra percezione corporea, quella che da bambini era il carrarmato. Oggi, allo spillo, gli tocca sostenere le nostre bugie sull’accettarsi, sull’Amore..ect ect.
Ma se ti ami così profondamente, perché non sei nel corpo, perché fuggi dal Sentire le tue emozioni?
Amare è semplice a parole, ma quante volte in un mese ti massaggi le gambe, ti prendi cura dei tuoi piedi? Quante volte tocchi il tuo corpo o permetti a qualcuno altro, senza nessun obiettivo (sesso o visita medica), di toccare il tuo corpo?
Il primo senso che sviluppa neurologicamente è il TATTO.
Quanto valore diamo al nostro mondo sensoriale di CON-TATTO?
E’ una storia troppo lunga, da raccontare in un commento, perché ci sono migliaia di modi di toccare.
Si può toccare qualcuno e allo stesso tempo fare un gioco di potere (come fanno molti medici o professionisti del settore come alcuni “aggiusta-ossa”).
Per (ri)attivare quella PRIMORDIALE autostima di noi stessi è necessario toccare il proprio corpo con un profondo Rispetto, Umiltà e Amore.
Come se avessimo tra le braccia un neonato, con Delicatezza e Rispetto, che il Cuore annuncia a gran voce: “Benvenuto! In questo mondo. TU sei UNICO e MERAVIGLIOSO, mi auguro di imparare qualcosa da TE perché sei un MIRACOLO!”
Nella mia esperienza personale ho visto che più avevo fiducia in me stesso più riuscivo a chiedere di più. Ho sempre fatto il sistemista e lavoro nell’informatica da 15 anni, ma la crescita personale e lo sviluppo personale sono sempre stati la mia passione e mi hanno sempre aiutato nel migliorarmi.
Una cosa che ho sempre notato è che nei momenti di bassa autostima in cui credevo di valere poco, automaticamente avevo problemi al lavoro, mi pagavano poco o peggio ancora facevano problemi nel pagarmi. Nei momenti in cui ero sicuro delle mie competenze questi problemi non esistevano più e la situazione migliorava.
L’autostima è un tassello fondamentale per il proprio successo e per la propria serenità. Senza di essa i propri pensieri vibrano a livelli più bassi attirando situazioni simili se non peggiori. Credere in se stessi invece aiuta a trovare nuove idee, ed avere la forza per realizzarle dandosi delle priorità. Se non lo fai allora chi è causa del proprio mal pianga se stesso!
E’ dura da digerire ma siamo solo noi responsabili del nostro destino!
Forse quello che a detto Stefano e vero. Più che la parola autostima,sento più mia la parola “credere in se stessi” che probabilmente è la stessa cosa.
Però la parola autostima mi da l’impressione che una persona sia vanitosa, immodesta,narcisista ecc. che esista solo lui,sicuramente mi starò sbagliando,ma io la vedo così (scusa la franchezza)
Anche io mi affido molto al mio intuito, sia nelle scelte difficili che in quelle facili,anche se devo ammettere che qualche volta se ci fosse stata più razionalità sarebbe stato meglio, però credo che ognuno sin dalla nascita abbia già in suo percorso tracciato,poi chiramente i condizionamenti esterni
sono molteplici, e sopratutto su quelli negativi che deve emergere la parola
“Credere in se stessi.” Un saluto
mi sembra molto istruttiva l’esperienza di stefano, mi piacerebbe sapere che cos’é quel qualcosa che é scattato in lui in maniera apparentemente inconscia e involontaria. Per quanto mi riguarda la mia storia é totalmente inversa: studi brillanti, in una professione che mi piace molto e che credo mi dia la possibilitá di esprimere varie parti, anche contrastanti, della mia personalitá, forza di volontá, voglia di mettermi in gioco e alla fine il fallimento (temporaneo spero) siempre dietro l’angolo. Ho capito che il mio é un problema di autostima, un senso di inadeguatezza, una vocina che mi dice “ma guarda che tu non ce la puoi fare a fare questo, punta piú in basso” che peró é apparsa solo ultimamente, perché quando non c’era le cose non andavano poi cosí male. Cerco sempre di ritornare a quel punto iniziale in cui ancora non mi sentivo cosí ma non ci riesco, anzi. E la veritá é che inizio ad essere un pó stanca.
Penso che la influenza negativa degli altri su di noi sia una delle cose più importanti da eliminare per avere autostima, tante volte mi sono svegliato dicendo a me stesso “credo in me, vai avanti” per poi trovarmi con qualcuno che butta al tappeto le mie aspettative positive, che, anche se sono sicuro di me alla fine quelle opinioni ti feriscono l’autostima, ma come fare per essere cosi forte di non sentire niente di fronte a questi condizionamenti? Se da piccoli ci hanno insegnato a cercare approvazione di tutto quello che facciamo, sembra che la società gioisca della nostra incertezza verso noi stessi.
Per migliorare, aumentare la propria autostima, credo si debba essere determinati e perseveranti nel pianificarla, se la ricerchiamo con tutta la ns. volontà si può vivere meglio aiutando anche gli altri.
Non è facile, perchè se gli esempi che ci vengono propinati dai mass-media e dalla politica specialmente, non aiutano certamente, ci trasmettono dubbi e incertezze, ci disorientano!
Allora non ci resta che contare su noi stessi!
mi ritrovo da anni ormai ferma davanti allo steso scoglio, con grandi slanci quando la data e’ lontana per poi cedere sempre alla paura pochi giorni prima… nella mia mente faccio progetti a dir poco utopistici ma poi nella realta’ non agisco! l’autostima manca quando passi il tempo a piangerti addosso, con la paura che da sola non ce la farai mai… e continui a ripensare al passato pieno dello stesso errore e non vai mai avanti… soluzioni??? ancora da scoprire…
Rendersi conto che gli insucessi fanno parte della vita è il primo passo importante.
Tutti li viviamo, ma li gestiamo in modo diverso.
Il secondo passo è che possono essere vissuti o come una “sciagura” o come un’opportunità meravigliosa per poter trovare delle vie nuove alle quali, altrimenti, non avremmo mai pensato.
Cerco di fare così: metto da parte la sensazione negativa (ma tengo presente magari le cause oggettive che vi hanno portato all’insuccesso) e al contempo richiamo in ogni momento possibile la SENSAZIONE di successo (che io, come chiunque altro di noi ho comunque vissuto sapendo che non esiste il fallito al 100 %.)
io ne sono sempre alla ricerca, autostima significa sapere SEMPRE e con chiunque noi siamo che quello che facciamo e che diciamo HA VALORE tanto come quello che fanno o dicono gli altri. E’ questo che a me manca, il riuscire a sentirmi adeguata in ogni situazione, il non lasciarmi condizionare dal giudizio altrui. sarà mai possibile? un saluto!